"[...] SENZA BELLEZZA L'UOMO NON VIVE UN ATTIMO": IN RICORDO DI EDITH SÖDERGRAN A CENT'ANNI DALLA MORTE

 

Edith Södergran (fonte immagine: https://nordicwomensliterature.net)
 

Ricorre in questi giorni il centenario della morte di Edith Irene Södergran, tra le voci più importanti della poesia scandinava del secolo scorso. 

Nata a San Pietroburgo nell'aprile del 1892, la Södergran, colta e cosmopolita, apparteneva a un'agiata famiglia finlandese di lingua svedese. La malattia (tisi) e la povertà, sopraggiunte improvvise, segnarono tragicamente la sua giovane vita sullo sfondo della rivoluzione russa. Infine, la morte a soli trentuno anni, avvenuta in una cittadina della Carelia, interruppe un sorprendente percorso letterario che aveva preso avvio a partire dal 1916 con una serie di pubblicazioni, di cui l'ultima (La terra che non è), postuma, risale al 1925.

La vogliamo ricordare attraverso le pagine di una preziosa raccolta che negli anni Novanta inaugurò la collana «Acquamarina» delle Edizioni Via del Vento, avendo il merito di far scoprire in Italia il suo nome a un pubblico più ampio di lettori: La luna e altre poesie, volumetto tradotto e curato da Daniela Marcheschi che firma, oltretutto, una splendida, appassionante e illuminante postfazione di grande aiuto per inquadrare e meglio comprendere la figura e l'opera dell'autrice nordica. L'antologia, ripubblicata nella primavera del 2022 in una nuova edizione rivista e ampliata, racchiude ora più di trenta componimenti, i quali spiccano  per originalità e innovazione. 

Non a caso, in Svezia, le sue liriche furono considerate "la prima grande espressione del modernismo" sulla base di precise scelte linguistiche e "una versificazione più libera", come sottolinea la curatrice che, inoltre, aggiunge: "Nella poesia della Södergran c'è un profondo anelito spirituale, che scaturisce certamente dall'idea di una misteriosa corrispondenza fra vita dell'Uomo e vita dell'Universo, secondo le tesi antroposofiche di Rudolf Steiner [...]. Tuttavia, alla tradizione poetica svedese del Novecento la Södergran lascia, insieme con versi e forme memorabili, anche un'autentica volontà etica, ovvero quel secco rifiuto della passività [...] che nasce dagli impulsi della mera vitalità e dal riconoscimento senza ipocrisie dei bisogni del corpo e della materia di cui esso è fatto, ma anche dall'umiltà di sentirsi una piccola parte del cosmo e dei suoi dinamismi"

Così recita "Campi di luce", del settembre 1918, tra i testi più significativi dell'intero volumetto (pag. 24):

"Io ho energie. Non temo nulla.
Luce è il cielo per me.
Se rovina il mondo -
io non rovino.
I miei orizzonti stanno luminosi
sopra la notte tempestosa della terra.
Uscite dal campo di luce misterioso!
Inflessibile, la mia forza aspetta. "
 
Lontana dal simbolismo e dall'estetismo dell'epoca e alla ricerca invece della bellezza profonda del vivere verso cui la sua scrittura sembra tendere incessantemente, forse per sfuggire a un mondo che intorno a lei si faceva sempre più difficile e s'incattiviva su più fronti, Edith Södergran si trincerò nell'alta torre di una solitudine in cui, nonostante tutto, fabbricare un proprio futuro, anche se "un attimo capriccioso/ mi ha derubato dell'avvenire"
In fin dei conti, non è pur vero che "[...] senza bellezza l'uomo non vive un attimo"?

      
 
Letture video:  "Le stelle" (pag. 12); "Le fiaccole" (pag. 28)

Si ricorda che, dalla fine del 2021, l'editore Fabrizio Zollo ha finora riproposto in nuova edizione ben cinque titoli della collana «Acquamarina» (non più attiva da più di dieci anni); oltre a questo della Södergran, gli altri volumetti sono i seguenti: Poeta Nero di Antonin Artaud, a cura e traduzione di Pasquale Di Palmo; È flebile la mia voce di Anna Achmatova, a cura e traduzione di Paolo GalvagniLa luna e il tasso di Sylvia Plath e Sarà estate di Emily Dickinson, entrambi a cura e traduzione di Piera Mattei. Di tutti, nel corso del tempo, si trova traccia all'interno di questo blog (si veda l'archivio).

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Edith Södergran, La luna e altre poesie, a cura e traduzione di Daniela Marcheschi, Edizioni Via del Vento, 2022 - pagine 48, ISBN 9788862261203, Euro 4,00. 

Il volumetto, come tutti i titoli ancora disponibili in catalogo, può  essere ordinato anche scrivendo direttamente alla casa editrice:

sito web:   http://www.viadelvento.it/ 

e-mail:   info@viadelvento.it

Per aprire la pagina dedicata alla pubblicazione, sul sito delle Edizioni Via del Vento, cliccare qui .

Per leggere la nota biobibliografica di Daniela Marcheschi, curatrice e traduttrice di questo e altri volumetti non solo della collana «Acquamarina», si rimanda invece al seguente link: 

https://www.viadelvento.it/chisiamo/autore.php?id=33

Laura Vargiu

 

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